Quello che i parigini chiamavano Vél d'Hiv, il Velodromo d'Inverno, era un edificio dedicato allo sport, capace di contenere 17.000 spettatori. Un tempio consacrato allo svago nel cuore della città. Quanto di più stridente con l'uso ignobile cui fu piegato quando vi furono ammassati migliaia di inermi cittadini ebrei destinati alla deportazione: il rastrellamento del 16 e 17 luglio 1942, infatti, è uno degli episodi più vergognosi e tragici della Seconda guerra mondiale. Per ordine del governo di Vichy, 3.031 uomini, 5.802 donne e - fatto mai accaduto prima - 4.051 bambini vengono strappati dalle loro case e rinchiusi nello stadio. In condizioni disumane, fra i disagi, la disperazione, qualcuno riesce a scribacchiare una lettera che, grazie alla buona volontà di qualche carceriere, arriva a destinazione. Sono messaggi essenziali attraverso i quali conosciamo la quotidianità della prigionia. Alcuni traboccano di speranza: sono quelli di chi, ignaro della propria sorte, osa pensare al futuro; molti altri, invece, vanno dalla preoccupazione alla consapevolezza di un non ritorno. E alcuni, i più toccanti, sono.
Leggere online libro Abbiate pietà di mio figlio. Le lettere ritrovate dei deportati ebrei al Velodromo d'Inverno
Book pdf Abbiate pietà di mio figlio. Le lettere ritrovate dei deportati ebrei al Velodromo d'Inverno
Scaricare Abbiate pietà di mio figlio. Le lettere ritrovate dei deportati ebrei al Velodromo d'Inverno txt eBook
Saturday, May 26, 2018
Abbiate pietà di mio figlio. Le lettere ritrovate dei deportati ebrei al Velodromo d'Inverno pdf scarica (K. Taieb)
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.